Quando nella campagna,
giocavi a fare la principessa,
e ti smarrivi nell' erba alta,
cadendo con la tua faccia,
sulla mia schiena,
mi lanciavi un sottile sguardo.
La polvere che alzavi,
diveniva una tenda
e timidamente afferravo la tua guancia,
poi ti sfioravo i fianchi
mentre le cavallette saltellavano stordite.
Il grano alto ti omaggiava,
come un ridicolo borghese si inchinava,
e tu lo appassivi con i tuoi occhi.
I solchi tracciati nella terra,
dove barche di foglie
erano crociere in miniatura
si arenavano prima di partire,
erano segni di premonizione.
Allora tu le davi un soffio,
e tutto il resto era magia.
Sei finita chissà in quale campo,
ed ora soffi con le stoffe di seta,
magari le barche che usi sono di carta di zecca.