Il timor dell'ignoranza,
mi sospinse verso i libri,
poiché la conoscenza, pensavo,
avrebbe fruttato i miei talenti.
Ma se tornassi indietro, leggerei meno,
e m'affiderei di più a Dio, perché
non v'è cultura, o intelligenza,
che raggiunga la Sapienza.
Bellissimo testo. Frutto di un'anima sensibile e attenta.
Il non confidar solo sulle nostre forze e sulle nostra possibilità, ma riscoprire la nostra "Immagine di Dio" che va valorizzata ed esaltata è la strada migliore che possiamo scegliere, per "giungere alla vera Sapienza... la Sapienza del cuore", perchè senza l'Amore e la Sapienza di Dio... NULLA È NELL'UOMO.
Ti benedico... e ringrazio per l'occasione di riflessione che ci hai donato...
Hai ragione, Michele, la cultura e l'intelligenza da sole non bastano, serve dell'altro... Un saluto, Fabio.
Anonimo il 17/11/2010 23:54
ma perchè ci si affida a Dio solo come ultima speranza riusciamo a credere in Lui ma non in noi e tra di noi non c'è qualcosa di strano?(scusate se c entra poco)
bella poesia la cultura o l intelligenza per quanta uno ne può assimilare non ci sazia
Direi che questa poesia, rispecchia un po' ciò che vorresti essere, ma non si potrà mai tornare indietro e alla fine, è un bene. Io dico che invece hai fatto bene a leggere perchè la cultura ti porta verso un mondo migliore ma, Dio lo si trova quando il momento richiede, talvolta nel momento meno opportuno, o improvvisamente.
Ti cerca, ti trova: Dio quando lo trovi non lo molli più, ed ora impara a conoscerlo, senza trascurare la cultura.
Più un aforisma che una poesia. Un giorno un prevosto, passeggiando in campagna, si fermò ad ammirare un bellissimo orto. "Tu e il Signore avete fatto un ottimo lavoro!" disse al contadino. "Sì, ma avesse visto com'era quando lo coltivava Lui da solo! rispose quegli.
Certo.. cos'è infine l'uomo se non il risultato sapiente di Dio... E il suo cercare risposte è travaglio dove nessun libro scritto dai suoi simili potrà alleviare! Bellissima! Ciao.