C'era un posto
dove amavo rifugiarmi,
il mio giardino segreto
che nessuno sapeva,
che nessuno conosceva,
solo io ed i miei occhi.
Gli occhi riflettono un lago
dove si tuffa l'anima.
Si specchiano profumi
di stagioni dolci
divorate avidamente,
prepotente ritorna l'onda,
rapida carezza,
volo di una piuma
dentro le fiamme del dolore,
prezzo della felicità.
Sfoglio le pagine di questo album
che non mi appartiene
che prima o poi dovrò restituire.
Riemergono, danzando attimi,
ridono, piangono,
si prendono per mano
e fuggono a nascondersi
dove il tempo non potrà mai
infierire.
Solo gli occhi non mutano,
soli restano,
muti custodi,
di un giardino segreto.