Ignaro resta
il tuo volto
in semplici gesti:
uno sbatter di palpebre;
l'allungarsi del labbro
in gioioso sorriso
o la tua mano,
ch'annoiata
s'annoda ai capelli.
Eppur erompe,
caldo e patinato,
quell'insignifante fuoco
di mani, labbra e capelli
inconsapevole,
come inconsapevole resterà
l'orecchio
che mai sentirà
quest'urlo.
Ho letto solo quest'opera per un perverso gioco di inseguimento dei commenti... mi ha colpito.. l'apprezzo.. mi riprometto di leggerti con attenzione ciao