Odo il plumbeo del cielo
-fa rumore-
mi oltrepassa.
Lo stridio della pioggia
e il sonaglio che ogni goccia mi traccia,
fanno graffi sui vetri
dove il fiato del cuore,
scrive rivoli lenti.
È già buio tra i rami
una sera omertosa,
ombra scura e lasciva
che mi striscia sui fianchi
dove poggia l'assenza.
Poi ritaglio i pensieri
origami legati alle nubi,
-come fossero ali-