Uno spiritello
è,
piccolo e carino,
da una stella
caduto
e Gino
si chiama,
un pastorello
vede,
in un suo orecchio
ci si posa,
e con soave voce
la Cometa
suggerisce
di seguir,
in una grotta insignificante
di Betlemme
al fin
ti conduce
dice,
il pastorello
va,
va
per giorni e giorni
va,
ma vani
non sono,
un Bimbo,
dai celesti occhi
e dal sublime sorriso
nato è,
a codesta visione
prostrato
il pastorello
ringrazia Gino,
la Cometa
e prega il Salvatore.