Silenzioso mi trafiggi
con quegli occhi che
mi bucano la mente
facendo terra bruciata
dentro di me.
Tagliente come un'ombra
che deturpa giochi di sole
mi trascini
tra le braccia di una notte che
incatena e domina.
E tutto è
voragine e chiarore.
E sento
ogni fremito del tuo corpo
accarezzarmi i sensi
con l'impeto fremente
di un respiro che cammina
sulla superficie del mio desiderio
incendiandolo ad ogni passo.
Ora che so
leggere nei sotterranei delle tue fantasie
perché ti ho frugato dentro
ogni increspatura dell'anima,
ora che conosco
il tragitto dell'onda impazzita della tua voglia
non chiederò il permesso
per levarti
la tua divisa maestosa
aprendo
un bottone alla volta
con la foga di chi sfoglia
le pagine preziose di un libro
strappandole ai bordi.
E saranno graffi e fiati
sulle tue spalle,
sulla tua schiena,
sul tuo sangue,
sul tuo l'orgoglio.
E Tu,
avvezzo al comando,
ti lascerai spogliare dal potere,
arrendendoti alla supremazia
del mio volerti sentire
sin negli anfratti del tuo Io.
E saranno ancora lame
nei tuoi occhi
quei brividi di luce che,
ardendomi nell'intimo,
mi riempiranno di Te.