Ti senti perduta
avvolta dalle nubi del silenzio
dalla morsa della solitudine
dalla paura dell'ignoto
mentre osservi fissamente la tua immagine riflessa
non riconoscendo quel volto
così abbrutito
solcato dalle rughe
dalle lacrime facili
dall'inconsistenza dell'esistere...
"Dimmi, che devo fare?
Mi sento invischiata in una rete senza buchi...
Dove andare se la gente non riesce
a carpire il segreto del mio pianto
e ogni strada mi sembra un labirinto
in cui il pensiero si annulla
e il cuore viene privato dallo sbalzo delle emozioni?
Non so perché mi sono fermata
all'angolo di un sentiero
qui accanto a te
che hai ancora negli occhi il lampo dei sogni..."
Vorrei che ti accostassi un attimo
così più vicino al mio corpo
a un passo dall'anima
e dimenticassi tutto
le angosce della notte insonne
gli spintoni nella città impietosa
la passione derisa
gli amori infranti,
avvicinati...
e ti prego
guardami
sono proprio come il tuo specchio...
e allora...
non ritirare le mani.