Le sorelle Zitelli
vivono dietro la porta
la sporta hanno empito
di rancore giallastro
un nastro di plastica rossa
a segnare i confini.
Intanate intorbate intignate
chi siete, chi foste
che vi ha fatto la vita?
Mi sono spellata le dita
sui vostri cancri di pietra.
Sterili steli stizziti
perché non levate lo sguardo?
Un'estate di stelle, un traguardo
di messi abbondanti vi attende.
Dico a voi sorelle petrose
non sentite la cascata di rose
che stordisce il vostro giardino?
Ehi dico a voi, grido a voi, urlo a voi!
Si scosta la tenda, s'arrenda
il vicino, m'arrendo.
La solitudine a volte
ha un ghigno tremendo.