Mia nonna abitava un casolare
posto ai piè del monte
d'argentei ulivi circondato.
Tutto in quel remoto tempo
era nel segno della pace, soavi
i profumi della semplicità del cuore
lenzuola bianche dell'animo
lavate con la liscivia
profumate dalla lavanda in fiore.
Ricordo che sia a pranzo
che a cena, solea ella lasciar
la porta aperta
in fondo alle scale
e la sera prima di coricarsi
scendeva a chiuder tutte le stalle
tranne la cascina.
Poneva lì, sul fresco fieno una coperta
un pezzo di pane e una bottiglia di vino.
A me sovente ripeteva
che sia a pranzo che a cena
bisognava tener la porta aperta
per il povero ed il viandante
ospiti graditi alla nostra mensa
o se invece, giunti fossero a tarda notte
nella cascina trovar riparo e sostentamento.
Con voce dolce mi insegnava:
-Ricordati, bimba mia
che Gesù cammina sulle vie del mondo
è il povero, è il viandante,
non lesinare mai a Dio
tuo fratello, un pezzo di pane-