Ti tengo in me, le mie rose
sono campi di luna sfiorita.
Non nasconde uno scrigno
le tue magnolie;
la tua assenza
è vendetta marina,
un cielo viola di neve.
Il giorno cede al suo domani.
Respiro il tramonto,
la notte è lo specchio del cosmo;
tu sei lì, complice come l'uva,
così splendente e dolce.
Mi chiami, la tua voce
è luce celeste, sponda silenziosa
sui misteri dell'oceano.
Io, senza più nome,
t'aspetto, disfo la tela
e resto chiuso nella pioggia.