Il sole cuocerà fino a bruciare le carni,
ma troverò forza d'imbracciarti contro le armi.
Quello scoglio di lama sarà la mia meta,
plasmerò il corpo e il respiro come fossero creta.
Pur di traversarti, come freccia fende l'aria,
mi trasformerò in orca, delfino od otaria.
Nell'acqua, sia limpida o sabbiosa, perderò il mio peso,
al ritorno cadrò sul lido stanco sì, ma illeso.
Allora ti avrò sconfitto signore dio mare,
però prima è meglio che impari a nuotare!