Fertile terra
sono le mie inquieti notti,
per profonde radici
che assorbono linfa d'anima,
nella regione isolata
di ricordi sfioriti,
fradici sogni rinverdiscono
l'arida realtà.
Smunto dipinto
di un viso che ancor vedo,
dentro un fievole eco
di una voce che ancor sento;
spirito indimenticato,
non rievocare
le mie debolezze.
Ancora una volta
l'oscurità svanisce,
e il sole tramonta
il tormentato riposo
con un'alba di speranza.
Non scriverò
i miei nuovi versi
su un foglio bianco;
l'amore del futuro,
sarà una frase talmente lucente,
che risalterà
tra gli scarabocchi
del mio passato.