Ho conosciuto la fame e le miserie del mondo
sotto forma di mani anchilosate che stringevano aria.
Ho incrociato sguardi patetici di aiuto,
un aiuto che invocavano invano... da sempre.
Occhi vuoti, sgomenti e inespressivi
svuotati da ogni lacrima per piangere
sì da render più reale una sofferenza vera...
troppa... per essere creduta.
Ho fraternizzato con storpi, sgorbi e deformi,
un genere umano scartato dagli stessi rifiuti della vita
per non solennizzare fra fame e fame,
sofferenze e tribolazioni!
A ognuno le sue pene!
Ho visto ciechi brancolare in un buio sempre uguale,
altri con gambe assenti, inesistenti,
larve umane trascinanti i loro corpi offesi e mutilati
su carrelli fatti da mani monche
costretti a vivere fra fetori irresistibili
di malattie mortali e contagiose
che persino gli insetti, abituati, scartano previdenti.
Cicatrici feroci che uccidono il morale
lasciando morir lento un corpo
sempre più esiguo e intasato di veleno.
Ho visto il viso smunto di bimbi colorati
nati nel dolore,
per vegetare fra il vivere e il morire
in attesa di finire lo strazio della loro vita
senza aver mai conosciuto
un sorriso... una carezza... un fiore...
senza porsi la ragione della loro inutile esistenza.
Mi sono stretto a te...
Ti ho accarezzato i capelli come a una bimba
senza spiegartene il perchè,
ma ne vale la pena...
credimi!