muta ti guardo
melanconicamente memore
di tua passata e mirifica malia
ora ammorbata, mortificata
costretta in un curvo torso svigorito.
Una rosa aulente e vellutata
e, com'essa, una volta recisa,
inesorabilmente appassisci.
Maledico meretrice sorte
che miope
martire t'ha fatto!