Ti guardo distratta, mentre scherzi, fai delle foto
E sorridi, normalmente, alla frase del tuo amico.
Io son lì, con altri, che osservo e tra tutti
Scorgo e ammiro il tuo volto.
Vorrei lambire le tue labbra e poter vedere i tuoi occhi chiudersi
Ma tutto questo mi è negato, e in me trovan casa le paure e le angosce.
Sono vuoti che vorrebbero eclissarsi ma son costretti
A esser lì.
Sorridi, e io, sorrido, ma piango, anche se do a vederti il meglio
E mi rendo conto di quanto sia doloroso il cuore.
Cedo al tuo sorriso,
mi sconfiggi senza poter reagire,
senza che mi possa difendere,
Mi sento niente di fronte a te.
Chi guarda dall'alto verso il basso sei tu
E chi non riesce a reggere il tuo sguardo son io.
A stento ricordo il color dei tuoi occhi, poiché
Poche volte son rimasto a osservarli.
Il gelo, la sera, il vento son niente
La tua presenza e le tue parole son ciò che mi fiacca.
Non è strano?
Sempre ho raggiunto ciò che volevo senza difficoltà
Ma raggiungere te
Ora mi sembra come dover attraversare un oceano
Senza saper nuotare.
Inerme di fronte alla tua bellezza
Sconsolato dalla mia inerzia.
Vorrei essere il tuo pensiero al mattino
Ma non sono neanche il ricordo del giorno prima.
Perché tutto questo?
Sarebbe meglio morir cento volte che soffrir così un giorno solo.
Il mio pensiero ti cerca e perso, continua a vagare fra immagini.
Spero che prima o poi
Possa tu esser il mio pieno
Perché per ora son sempre stato riempito, ma mai fino all'orlo.