Cento passate me ne pargono,
invece sono solo diciotto
le mie primavere.
Vecchia e stanca
sento la mia anima,
arida,
consumata,
finita.
Se guardo la mia immagine,
vedo un volto giovane,
liscio,
privo di ogni sofferenza.
Allora mi accorgo,
con grande sgomento,
che ancora migliaia,
su migliaia di peripezie
aspettano solo me.
E la mia vita,
che tanto passata pare
è solo all'inizio
ed è ancora tutta da fare.