Sono già stanche le mani
eppure tutta la notte
sono restate rannicchiate sotto il cuscino
se almeno avessero accarezzato il cuore
o mosso le labbra in un canto.
Scorre il sangue come nebbia
tra coni d'alberi
ma s'arresta timoroso
in un rimbalzare di tocchi d'ora
al pendolo sottratti
Il tempo non è mai pietoso
ai ricordi lascia lo scarto di un'infinito
segnato da linee di colore
tirate da una striscia di pennello
su i tre o quattro nomi
delle persone che ancora ami