Ecco,
legna ormai secca data alle forti fiamme,
fuoco che brucia senza lasciare alcuna traccia,
guardami ora e nutri il mio cuore te ne prego,
legna del mio cuore ormai freddo, perchè hai abbandonato il tuo posto?
Ecco,
le fiamme adempiono al loro compito,
brave operaie, silenziose ma allo stesso tempo grandi dissipatrici,
distruggono e consumano ogni cosa si da loro.
Guardami ora e dunque se nutrir non puoi il mio cuore
prendilo e fanne ciò che vuoi.
Perchè tu, macchinatrice delle fiamme nel mio cuore, non l'hai mantenuto e accudito?
Ecco,
ciò che volevo vedere,
tizzoni ardenti alla base delle forti fiamme,
scintille che s'alzano da terra, trasportate da vento e fumo,
ballano un lento valzer e vanno sempre più su,
verso la luna e le stelle.
O forti fiamme prendetemi ora, ve ne prego.