... galleggio in un verde Assenzio
dolce carezza del fitto liquame
ignorante dell'ordinaria e tenue
grottesca consapevolezza d'essere.
Non curanza di futili abitudini
oscura la caparbia utopia del giusto
aggrappato al fil sottile d'egoismo
per brutal forza d'acque mosse da saggezza.
Rimbalzo senza opporre resistenza
da un tetro buio alla più brillante luce
scorgo un lustre azzurro di attese
che appaian dinanzi all'ovvio le risposte.
Galleggio in un verde Assenzio
soave canto in morbide onde
mi sbottono dall'effimera coscienza
vivo, amo, soffro e con l'ignoto, felice mi confondo...