In questa nera notte
affondo i miei passi in questa palude Stige,
attraverso l'infernale Acheronte,
mi siedo sotto le infuocate mura di Dite,
e guardo te
che brilli lassù nel cielo
o Luna mia,
te che dividi il mio corpo dalla mia ombra
e disegni la mia anima,
tu che a volte sei piena, nel tuo splendore,
e a volte sei solo un sorriso
e altre volte te ne vai,
e il mio cuore si strugge aspettando il tuo ritorno.
No non posso vivere sapendo che un giorno
te ne andrai e mai più tornerai,
preferisco cavarmi gli occhi
e pregare il cielo non sapendo se ci sei.