Pazza neve mediorientale,
cade sottile,
porta rammento:
l'anima si plachi!
Il silenzioso tempo,
ricorda alla mia finestra:
sei altrove!
Qui è rimasto l'astrolabio
Che ti nutre l'anima...
E le mie parole che,
come coccole, scendono
ospiti nella terra di Nessuno
E mettono radici.
Le ore distanti dal rivederti
Riempio di effimeri pensieri,
vacui e speranzosi attimi,
densi e confusi proponimenti...
che si slanciano sul Nostro futuro,
ma si invertono sulla Storia.
Ti incontrerò,
sarai protetto da Vestali,
attraverserai il sentiero quotidiano,
mi sorriderai!
Ti raccontero',
nel viaggio onirico di trame antiche
dai lucidi fili ingannevoli,
quando, nell'alcova di mille libri sparsi,
riposerai.
<<Dimentica il greco!>>
Fu detto invano.
Il giuramento del colonnato di marmo
apre una via mesta ma risolutiva:
il chiostro è privo di rose,
e le tue Muse di pietra,
immanenti e fisse,
ti labirintano ancora,
in una catena dolorosa eppure
nella quale si sfugge
ad un imperdonabile destino.