Mi porti al limite
di questo confine
dove
bugiarde locuste
attendono
il bruciante
tormentato
dissenso
sciamano accolite
sulla valle
grevi
per occultare il verde
e digerirlo
Mi porti al confine delle mie tempie
sovrane comuni
come colonne
reggenti sonnacchiosi
battenti
ricicli
d'uscite entranti
Mi lasci alla fine di un precipizio
circondata da graffi
e occhielli
come capestri per le mie dita tristi
strozzature d'amanti
di fantasmi
Qualcuno disse
qualcuno ascoltò
passare in fretta
la mano sulle spighe
e nel pugno chiuso all'aria
distratta
restò
caldo
il Pane...