Chiudo gli occhi
strizzandoli forte,
come quando da bambina
desideravo realizzati tutti
i sogni miei.
L'incanto di un momento,
la tua voce mi sveglia
dal torpore invernale,
calda come un legno
che arde nel camino la sua fiamma,
così vicino a me da poterti toccare
bruciandomi le dita.
Sento il tuo profumo,
il profumo della pelle
il richiamo dell'amore,
del passato travestito da viandante,
che bussa, che sbraita
parole sconnesse,
blasfeme ironie.
L'emozione rende ciechi e sordi,
paralizza le gambe,
ci isola dalla realtà
avvolgendoci in un bozzolo.
Tu ed io sopra una nuvola
immersi tra la gente
che non ha volto nè nome.
La luce fioca diventa una stella
tutto ora è più chiaro
le tue labbra sulla mia pelle,
il fremito di un corpo
che trattiene i sensi
che libera pensieri
urlando il mio nome.
Solo un istante
poi te ne vai,
la solitudine ritorna padrona di me
nell'illusione di un immagine sbiadita
che segue le orme della vita.
Incastri di pensieri, turbini, emozioni
tutto questo eri tu per me...