Gemme di grano incendiano
l'azzurro silenzio del sonno
quando il magma del cosmo
scivola come pioggia.
I giorni corrono folli, veloci
dilaniano il mio corpo
come un roseto spinoso
e lame di luna
nell'anima viola.
Vibrano spume d'avorio,
intonano un inno di rocce
una storia impossibile
lungo sabbie d'ottone
e scogliere smeraldo.
Le tue dita d'ulivo affollano
il vento a ponente;
oltre un muro di mirti
segreto, mi stringi, affannato
ma vorrei dirti che più forze
non ho, per camminare le serre
dei tuoi labirinti.