Oscillano voci taciturne
nell'illusione del principio
ormai lontano dal caos vitale
isolati, tra soffocanti luci.
Futuro privo di parole
vite respinte nel fugato anno
nella dolenza sempre costante
prigionieri dell'insensibilità.
Anime che si nutrono di attese,
opache, agitate nella calma
di abbracci già dissolti
nei cuori di pietra, del tempo.