Persa nei suoi tristi pensieri
Osserva distratta le foglie attorno a lei
Vittime dell'efferato Autunno
Che crudelmente le strappò via dall'albero
Come la solitudine distoglie lei dalla Vita.
Resta appoggiata a quella fredda roccia
Fredda, come il suo cuore.
Ma non vede quel giovane che nascosto
La ammira giorno dopo giorno
I suoi verdi occhi tra le fronde degli alberi
Scorgono con gaudio la fanciulla
Nella sua sconvolgente bellezza,
Illumina ciò che le sta attorno
Tra le ombre degli alti arbusti.
Quello sguardo perso opera
Di quegli occhi che brillano come
Argento al sole.
I neri capelli che danzano col vento
Quasi al medesimo ritmo della sua candida veste.
E quel corsetto che la cinge in vita
Simile ad uno scrigno d'oro
Che racchiude sì grande splendore.
E al rimirarla, Egli si chiede:
"può esserci così tanto oblio in lei,
che brilla di così tanta bellezza?
Alberi,
guardatela,
È luce!"