un danzar di sfuggevoli note,
come anelli di fumo a trapassar le narici,
innocenti striduli, e soffi al cuore: ti vedo, finalmente!
l'attesa è morta, soffocata da mutevole ansia,
perdurante paura di perderti,
ancor prima di averti, e sentirti...
lascio cader le nuvole, su questo pomeriggio assolato,
soffici gocce asciugar il mio pianto, e coprirlo,
invitandomi al riposo, ora...
il nostro incontro, creduto sogno,
stringe le mie mani, avvinte nelle tue;
non conosco il freddo, né l'acqua può bagnarmi...:
avvolto nel tuo abbraccio, semplicemente,
sorrido...
e la mia unica preghiera, in questo tempestoso giorno,
è di rivederti ancora,
ancora lacrimar per te,
in questa attesa che ha trovato fine, finalmente!