A volte sono stato in testa,
a volte son rimasto indietro,
la corsa è stata lunga e,
alla fine,
soltanto con me stesso.
Ora...
ora la mia pelle
non profuma più di primavera,
ma il cuore ancora si,
e non è stato mai crudele
con il cuore degli altri,
e non ha permesso
agli altri di esserlo con lui
ma si è difeso, mi ha difeso,
ed ancora lo farà,
deciso, nel suo ruolo,
alimentando le speranze,
i sogni, le certezze
del domani,
spezzando le catene,
facendomi volare,
di nuovo,
ad annusare odori,
colorati,
di una nuova primavera,
per non sentirmi in colpa
se ancora non capisco
cosa farò della mia vita.