Momenti di buio,
momenti inconfessabili di impotenza e di paura...
io, assente non so dove
né per quanto tempo
in un letto d'ospedale.
Ora tutto è finito, tutto è passato,
volto lo sguardo verso il cielo
ed è come se lo vedessi per la prima volta...
come se non fosse mai stato così splendente.
E poi... le tue mani,
le tue dita che sfiorano il mio corpo
come a compensarlo di tanto male,
di un dolore insopportabile
ma necessario per ritornare a vivere.
Incontro i tuoi occhi
timorosi e fors'anche sgomenti
ma pieni di luce...
la mia ragione per cui vivere.
Si incatenano coi miei
trasportandomi in un'isola lontana,
là, dove un giorno ci incontrammo
per non lasciarci più.