Le braccia ormai nude agitate al vento
in un richiamo disperato.
Il gelo ed il freddo imcombe.
Dolce e lieve
a grandi falde
scende la neve.
Il suo candido manto il vostro pudore nasconde,
vi abbraccia,
il sonno vi profonde.
Quando il sole l'aria riscalda
del vostro mantello vi spoglia,
vi risveglia.
Del colore del riposo vi veste.
Come corolla mostra il vostro sorriso di fiori,
bianchi, rossi e vermigli.
Ai vostri piedi, compiaciuti,
stanno a fiorire rose e gigli.
Vita al giardino voi donate,
in un ronzio di suoni e di canti.
Un anno ancora
ma già so,
frutti non saranno tanti.
Tagliarvi non posso
per quel sentimento d'amore
che con la bellezza del vostro fiorire mi mettete addosso.