Tenebra; di fronte ai miei occhi,
la pioggia cade gelida e scandita
come un pendolo con i suoi rintocchi,
osservo il vuoto di una giornata finita.
Un risveglio al mattino turbolento,
e subito il dì si avvia incessante;
tanti, troppi pesi, ormai lo sento.
Tempo di realizzare, il sole è calante.
Luce; mi desta con tenero fare,
il cielo è limpido e accogliente,
non più mi spinge ad annegare
ma risveglia la mia mente dormiente.
Passo dopo passo il pensiero si apre,
sono libero di perdermi, libero di vagare.
Tanta è la gioia di quando si scopre
l'essenza del vivere, il piacere dell'errare.