persone diverse colorano il nostro popoloso mondo.
alcune più di altre.
vedo la tua vera anima attraverso un vetro verde.
mi perdo in un muro uniforme cullata da verità che mi appartengono
ma che è la tua bocca a render vive, ovvie.
Le tue strane teorie che riman con le mie
che io arrossirei a elargire se non a pochi, se non a me.
così naturalmente coprono un brusio silenzioso di essenza.
Doni e non t'accorgi. minimizzi, giustapponi una parolaccia
nel tentativo maldestro di sporcare il lenzuolo sinuoso di onde
generate dal tuo battere i piedi in terra, avendo in te troppa energia motoria, motrice.
generi sogni, crei quadri idilliaci, fatico a restar qua seduta.
vorrei mangiarmi il tempo. raggiungere la luce del mattino,
svegliarmi e aver ancora questa creta tra le mani,
continuando a originare forme con le mani passando per la testa.
Ci sono persone che rubano nostri intimi ricami di parole.
Per poi lasciarci rauchi e con l'anima affannata.
Altri danno, donano, devastano quotidianità radicate.
voi chi vorreste conoscere, una sera qualsiasi di gennaio?