Solo del tuo pensier ti fidi,
altri non vedi.
L'intelligenza ed il super sapere
che quel genio al tuo specchiar ti appare
diritto non ti dà d'imporre agli altri il tuo volere.
La mente altrui indisponi.
Non c'è resa.
Quell'io che ognun sovrasta
dell'essere suo corre a difesa.
In un miscuglio d'ammirazione e d'odio
che l'animo confonde
ed al suo perder la ragione non ci sono sponde.
La violenza di tutto poi scatena
in un turbinio di sentimenti
che nella logica della vita
non trova riscontri.
Abbassa il tuo pensiero,
cerca l'albergar della modestia
e l'intelletto tornerà a dominare,
nella visione di un tacito parlare
i veri sentimenti prevarranno
sì che nessuno ti potrà più giudicare.