Notte insonne per pensieri altrui;
aspetto con ansia l'aurora per fuggire
dall'ombre cupe che sinistre corrono
dietro le palpebre socchiuse.
Non starò con gli occhi al cielo
per cercare le stelle cadenti cui illusi
affidano felicità effimere e inutili speranze,
le sovrasterò in cerca di nuove immensità.
Aspetto con ansia l'aurora chiuso fra le mura
e sento il vociare dei reduci di questa notte
che amori invoca attorno a inutil fuochi
che ammorbano la sciroccata aria d'agosto.
Corrono le stelle per la loro strada
e spariscono nel nulla da dove son venute,
Ignare latrici di umane illusioni,
di secoli di speranze gravide, ma sempre
pronte a ricevere richieste pesanti come l'aria.
Impavida notte, per tanti luminosa,
lascia la strada al divin astro
e fai entrare la luce vera e il calore
per rinnovar la vita di ogni giorno,
quella che incide il corpo e l'anima,
che non rincorre inutili meteore,
che prega di non aver bisogno di sperare;
quella che frustrata stupidità ripudia
e gode della nuda verità
che amore pratica e virtù soddisfa.
Bugiarde stelle, non mi avrete;
andate a remenar altrui pensieri,
ad ingannare cuori infranti
che in voi cercano conforto;
Lasciatevi ammirare per quel che siete
brillanti del creato e luci eterne,
stimoli per sogni e per scienze,
ma nulla più... per me solo puntini sparsi nell'immenso.