La primavera saliva,
lungo il viale,
veloce mi superava,
per venire alla tua finestra,
dove volendo omaggiare,
i tuoi occhi e il tuo viso,
buttava profumi di fiori nella tua stanza.
Arrivo sul pianerottolo,
con il fiatone,
nell' aprire la porta,
mi invadono correnti di universo,
resto immobile e fermo,
mi incoroni guardiano e faro
delle essenze profumate di te.