Una stanchezza cosmica.
Un ritmo veloce, incessante e ostinato.
Arcobaleni troppo grigi.
Voglie soffocate, sempre troppo presenti, sempre troppo presenti.
Un direttore illogico e brevi crescendo
Un palcoscenico per un' orchestra banale e opaca.
Una teatro ruvido e sfuocato
Paganti distratti, sempre troppo presenti.