Vorrei interrogare la tristezza
per non chiedergli
nulla.
E se poi
tu m'accompagnerai io
adesso giaccio
nei luoghi dove una volta giocavo.
Ecco
come un cieco
che immagina qualcosa
l'anima mia ora non vede.
E il tranquillo canto del mio cuore
è una voce dolce
che nel piccolo immenso
si fonde.