Le dita delle tue mani perfette
teneramente scivolano sulle mie,
e le tue unghie solleticano dolcemente i polpastrelli,
tracciando brividi lungo tutta la schiena.
Lo sterno a stento trattiene a sè il motore del sentimento
e il diaframma in fatica strozza i nostri respiri, densi di passione
e di fremiti
a volte timidi, a volte vogliosi di esporsi
come le parole sussurrate sul tuo collo, sul tuo seno...
Le labbra accendono quello che è ancora spento,
la loro morbidezza accoglie le mie.
Con il profumo del tuo fiato ed il candore della tua pelle così fragile
sono già scomparso dal mondo reale,
per rincontrarti là dove lo spazio è infinito,
dove nessuno può tangere la nostra intimità.
Finalmente sono con te.
I tuoi occhi deridono le stelle,
e la punta del tuo naso contro la mia mette di fronte i nostri sguardi,
che comunicano tra loro cose che nemmeno noi conosciamo.
Un fumo ti cancella a poco a poco.
Tu chiudi gli occhi,
e una lacrima mi grida addio,
cadendo al suolo.
Il suo rumore assordante
copre il mio tentativo di trattenerti
mentre il buio gelido ti rapisce per l'ultima volta.