In quel giorno
un giovane in divisa
entra nella stanza scura
per l'ultima volta.
Raccoglie i giovani scheletri,
straziati,
li pone nel sacco,
li consegna a una vecchia guardia.
Più in là nota un uomo -
Strano! -
in carne
anziano
con la barba
seduto
in ginocchio:
È morto
anche Dio in quel
freddo olocausto.
Rogo totale è il significato del termine olocausto. Scrupolosa, ma aspra, brutale e violenta, la lingua greca; in questo caso forse nessun'altra avrebbe potuto esprimersi meglio e lo ha fatto bene anche il nostro giovane poeta. In merito agli ultimi versi, motivata disperazione finale: "È morto anche Dio in quel freddo olocausto", al posto di Dio, io ci vedo quell'uomo che si sentiva un Dio, pur sapendo di essere il demonio personificato. Dio non dimentica le sue creature, rispetta il nostro libero arbitrio, quella facoltà che ci permette di operare liberamente e che ancora oggi continua a far trattare il suo simile in modo decisamente arbitrario, ingiusto, illegale e inumano.