Tu deliziosa vita,
fatta d'incanto!
Nel luogo di merletti, pizzi, cosucce,
maccheroni, animalucci in terracotta,
libri antichi per mille avventure future,
la mia bellezza matura e intatta,
la mia dolcezza ancora acerba... del male vero
di un mondo alieno;
ché io dileggio, nel mio candore,
il fuoco della collera estraneo
il gorgoglìo della mente abbandonato.
Sereno è il mattino
di ogni giorno di ogni dove,
perché son (sempre) qui ma,
tutto il buono mi perviene,
e Tu mi giungi negli attimi improvvisi
a fare una chiusa al senso della mia vita,
Messaggera di amore.
Il tuo perdono
per ogni errore umano,
è la mia rinascita allo splendore
della notte bucata d'astri!
E nella notte del riposo
m'inviti nella tua danza preferita.
E così m'allontano dal mio tempo,
per visitare i dormienti senza fine
che danno conforto alle mie speranze
di capire d'aver adoperato
la ragione alla tua meta ambita e raggiunta.
Audace ascolto,
ma poi mi ritiro,
perché la colpa ancora voglio avere,
d'ogni trascurato attimo della fallace vita.