Tremanti si accendono incerti i lampioni,
il sole esce piano di scena
trascina il suo mantello
rosso di sangue
lungo un cielo morente.
Un eroe stanco e sfatto
che dopo aver vinto la notte
ne è sopraffatto.
Non temo la notte
nemmeno la più scura,
non temo la solitudine
nemmeno la più nera,
non mi spaventa il suo specchio vuoto;
in fondo tra le mille tasche
nei miei cassetti più nascosti
porto ancora avvolta tra i ricordi
una piccola, fioca, luce;
è poca cosa
ma se vorrai,
ti lascio un posto
accanto
sul limitar dell'oscurità.