Siamo animali noi;
impunibili criminali noi;
siamo indecisi noi;
non siamo gli Umani,
Noi.
Non siamo la Civiltà,
e la Patria, e l'Uguaglianza,
Noi.
Volemmo credere ad un Dio Imperatore,
e a Marte, e a Venere, e a Giove,
e a Diana,
che ringraziammo di averci insegnato a fare la guerra...
e l'uno con l'altro
credemmo
di avere in core
anche l'amore.
Ma noi non siamo i Fratelli.
Poi venne il fogo del legno con l'altro legno,
che onnipotenti ci fece,
e a Marte, e a Venere, e a Giove, e a Diana,
mai più credemmo,
Dei della Terra ci femmo,
padroni di ogni respiro.
Ma noi,
noi siamo i Buffoni.
E credendoci geni,
sapienti e intenditori,
iniziammo a fare di questo Paese
un gran circo,
di bestie per lo più.
E la mano si levò dal corpo
e indipendente cominciò a lavorare,
mentre il buon senso, e la ragione, e la mente,
marcirono.
Ogni uomo iniziò a marcire.
Questo,
sì questo,
è il Paese di loro
che si sentono Uomini.