Prima di dormire,
la tua camicia bianca, il latte caldo,
il gas chiuso, due mandate alla porta
e il telefono vicino al comodino,
mentre il babbo da quella foto
controllava ogni tuo passo.
La luce azzurra della televisione accesa
cullava la tua notte bianca
di bicchieri d'acqua e risvegli.
Andavo via e mi voltavo
a guardare la tua finestra
con la luce azzurra,
simbolo di una presenza, di una certezza.
Mentre la tua rosa sul terrazzo moriva,
come avevi previsto,
non avrebbe superato quell'inverno.
Te ne andavi
nello stupore
di un febbraio muto e pallido.
Quante volte sono passata
sotto quella finestra
che non ci appartiene più
a cercare la luce azzurra
della tua presenza,
prima di andare a dormire.