Se le mie sono solo velleità,
senza scopo e senza futuro
io non me ne curo,
so di non avere che poche frecce
al mio arco,
ma di seguirti, seppur da lontano
non mi stanco,
assaporo l'incanto
d'averti, ahimè,
di rado, accanto.
Tu stai serena, non ti crucciare
per i voli miei sgraziati
o per quei fiori donati e già appassiti,
Non badare alle parole
d'un illuso sognatore,
che con un cerino vorrebbe
impressionare il sole.