Che mi porti?
Triste Febbraio
Sono questi i tuoi magri doni?
Queste quattro cenciose
foglie,
macabre danzano
sull'asfalto
arido di sale,
fanno il verso
a ricordi avvizziti
da calpestare.
Che porti febbraio?
Il malcelato ghigno
dell'infame compagno tuo,
quel maledetto, malato
Sole
porporato d'invidia
non scalda ma impietoso s'avventa
ferisce e taglia e strappa,
scava
incolmabili crepacci di solitudine
Assassino.
Hai ucciso anche l'ultima amica
candida e pietosa
celava la nera realtà,
Neve che donava l'illusione,
assassino.