Oh! Muratore!
Tu hai dato tutto te stesso
nel lavorar sin dalla minore età,
da quando il dopoguerra
ti portò la fame.
A sette anni eri un piccolo ometto
mentre oggi un bimbo
a quest' età studia e gioca.
La tua fanciullezza
è stata dura e travagliata.
Di lavori ne hai svolti tanti
ma uno solo te n'è rimasto
quello che Dio
ha scelto per te : "il muratore".
Di uomini che costruiscono
case e palazzi, chissà
quanti ce ne sono, ma tu,
anche se piccolo di statura
hai delle spalle larghe e forti
che sostengono il lavoro
di tre uomini messi assieme.
I tuoi colleghi ti chiamano
"Ercolino".
Nessuno comprende
ciò che fai, la gente
ti giudica per uno o più
giorni di mancato lavoro,
sotto la pioggia.
Nessuno immagina che
di notte ti rigiri tra le coperte
svegliato da un rimbombo
di tuoni e lampi che illuminano
la tua mente, pensando all'indomani.
Sarai tu a non lavorare
oppure a portare avanti
il dovere di un uomo
che ha famiglia, anche
lavorando sotto
la pioggia battente.
Di buon'ora al mattino
ti alzi e guardi fuori,
speri in un raggio di sole.
Se nel cielo appare il grigio
rimani lì e pensi che
un'altro giorno forse sta
scivolando senza guadagno.
Rimani in balia
dei tuoi pensieri e vagheggiando
ti vedi già con i capelli bianchi
e un bastone tra le mani.
Con un minimo di pensione
ti ritrovi ancora a lavorare.
Non ti sono stati mai
riconosciuti i diritti
di un valoroso, ma,
nonostante tutto
sarai sempre
un grande uomo."Muratore"