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OLIMPO ( zeus.. cosi è se vi pare)

ah che sguardo lontano!
io che scruto lontano il mondo
apparentemente in silenzio.. scalpito!
tuoni e lampi le ira mie.. tu uomo
genuflettiti.. guarda cosa hai combinato


gia l'uomo... ah che dolore!
e adesso cosa si fa di questo mondo
che tu uomo hai disfatto, frantumato
dove vogliamo portare la terra ferita
da troppe troppe viltà?

io zeus re dell'olimpo stanco di tutto questo
lontano me ne sto... lontano me ne vo
e guardo pegaso cavallo alato
un giorno cavalcherò per andare lassù
lontano da tempo e spazio

ho preso l'infinito tra le mani,
ho ascoltato il battere del sole
ma l'uomo inerte alla poesia della notte
mi lascia da solo al calar del sole
uomo.. fermati ora che sei in tempo!!

ah! che voglia di un orizzonte libero
di un mare tranquillo e senza vento
nettuno in quiete vorrei ora
medusa e i capelli serpentini in riposo
sono stanco di tutto questo

io zeus re dell'olimpo da solo me ne adrò
lungo le vie di un tempo lontano
l'alato pegaso mi aspetta più in la
alla ricerca cavalcando il tempo
per aprirmi una speranza nell'opaco spazio!!

 

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2 commenti:

  • sergio il 02/12/2015 10:52
    una speranza nell'opaco spazio... visione positiva ma non troppo
  • Ugo Mastrogiovanni il 12/02/2011 12:22
    "ho preso l'infinito tra le mani". Sei uno dei pochi meritevoli e fortunati; i terrestri non hanno il tempo di interessarsi di olimpi vari, come dici tu, sono impegnati troppo a distruggere la terra, riprova della loro concezione falsata dell'universo.

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