Vorrei vedere il sorriso asciugare le lacrime dei miei figli,
se mai ne avrò e se un giorno tornerò ad accarezzargli i pensieri...
Vorrei toccare la tempesta che li attraversa,
quando i loro occhi saranno il riflesso di una pioggia di stelle...
Vorrei vedere i fiumi non arrendersi davanti all'aridità dei peccati delle città,
di cui essi irrorano l'anima...
Vorrei che non nascessi nella mente di alcuni solo quando scenderà la sera...
Vorrei vivere oltre i miei anni per evitare i ringraziamenti mancati a tempo debito,
la sincerità di un grazie è un attimo che muore dinanzi all'eterne ipocrisie delle scuse...
Vorrei vedere l'arte leccare il sangue dei despoti bigotti,
Vorrei vedere l'arte dettare leggi ad un mondo inondato di poesia...
Vorrei vedere oltre i miei anni per capire se i nostri sogni, con cui costruiamo l'esistenza,
volano da qualche parte;
e arrivano il quel prato, in cui giunge solo il polline d'aprile,
quel prato che a volte chiamiamo felicità!