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Elucubrazioni

La notte scricchiola sulla mia testa

il vento ne è voce e linfa

tutto echeggia come in un ballo tribale

dove le pelli dei tamburi scandiscono momenti.

La danza procede ora legni, ora foglie, ora lamiere assordanti.



Tutto è un gioco, un'iperbole di suoni

che ricordano soltanto i respiri delle genti

e degli uccelli,

ma che fanno paura come creature di altri mondi

creature inimmaginabili che osservano i passi

e i movimenti di queste ombre ballerine

di queste anime in festa o anime inquiete.


Ascolterò ancora,

mi lascerò cullare,

mi lascerò trascinare

sperando di non perdermi

perché il ritorno sarebbe impossibile.

So solo che adesso il mio cuore è un tamburo

e la mano che batte non è la mia...

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 18/02/2011 19:16
    Versi molto evocativi. Bravissimo

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